Il (Lyrurus tetrix ) è un uccello della famiglia dei Phasianidae.È detto anche gallo forcello per la particolare forma curva delle penne della coda del maschio.
Descrizione
Il dimorfismo sessuale
in questo uccello è ben evidenziato. Il fagiano di monte ha forme
piuttosto svelte, ali brevi, ottuse o tondeggianti, con la terza
remigante sporgente, la coda composta di diciotto penne, leggermente
intagliata nella femmina e nel maschio, invece, così profondamente
forcuta che le più lunghe fra le copritrici del sottocoda oltrepassano
le più brevi tra le timoniere, le esterne tra le quali si volgono
all'infuori a guisa di corna o di mezzaluna, sicché la coda prende forma
di lira. Il becco è forte e di mediocre lunghezza, e i piedi sono
piumati non solo fino alle dita ma anche sulla membrana interdigitale.
La lunghezza del maschio è di sessanta centimetri circa, l'apertura
d'ali di oltre novanta, mentre la coda sfiora i diciotto centimetri e le
singole ali ne misurano trenta: la femmina è più corta di circa
quindici centimetri ed ha l'apertura alare inferiore di sette. Il
piumaggio è generalmente nero, con la testa, il collo e la parte
inferiore del dorso di un bellissimo azzurro-acciaio disegnato a fasce
bianche quando le ali sono raccolte, e le piume del sottocoda sono
bianchissime. L'occhio è bruno, le pupille nero-turchine, il becco nero,
le dita brunicce, il sopra dell'occhio e lo spazio nudo perioculare
sono rosso-vivi. La femmina assomiglia a quella del gallo cedrone, e il suo abito è un misto di giallo-ruggine e bruno-ruggine con liste e macchie trasversali nere.
Distribuzione e habitat
Le zone in cui questa specie si diffonde sono all'incirca le stesse
in cui vive il gallo cedrone, con la differenza che si spingono
maggiormente verso il settentrione e si riducono verso il sud. Sui monti
della Grecia e della Spagna il fagiano di monte non si trova più, ed anche sulle Alpi
italiane è diventato piuttosto raro (lo si trova in gran parte della
catena alpina dalle Alpi Liguri alle Caravanche, ma è scomparso in quei
territori dove lo sfruttamento turistico è stato più intensivo); in Germania è abbastanza comune, sia in pianura che sui monti, purché trovi i boschi opportuni; comune è pure in Scandinavia, in Russia e in tutta l'Asia settentrionale, anche qui dove i boschi corrispondono alle sue esigenze, e sono quindi ricchi di bassi arbusti e di cespugli, sparsi di eriche, mirtilli, ginestre e piante paludose. Nella Svizzera lo si trova tanto nella superiore che nella media zona boscosa, e si spinge fino all'estremo confine della vegetazione; nella Svezia
è frequentissimo ovunque, e lo stesso vale per i boschi siberiani.
Nella Germania centrale è uccello stazionario, avendo soltanto
l'abitudine di intraprendere escursioni piuttosto regolari quando
risieda sulle alte catene montane o nelle province settentrionali; in
Svizzera usa spostarsi almeno due volte all'anno dalla sua abituale
dimora, e nei paesi nordici queste escursioni si verificano con ancor
maggiore regolarità.
Biologia
Di indole più socievole dei galli cedroni, i due sessi vivono regolarmente assieme, salvo alcune eccezioni, almeno nell'autunno
e nell'inverno. Conducono una vita abbastanza variata, soprattutto per
via degli spostamenti che compiono durante l'inverno, stagione nella
quale sovente penano a trovare il cibo e, quando la neve è alta, sono
costretti a scavare lunghe gallerie per scoprire qualche scarso
alimento.
Spostamenti
Molto meno pesante del gallo cedrone, il fagiano di monte è molto più
abile nei movimenti: corre con maggior rapidità tenendo il corpo meno
inclinato posteriormente, sugli alberi si tiene ora eretto ora
orizzontale, e, malgrado la brevità delle ali, vola bene, in linea retta
e spesso per lunghi tratti, più leggero e meno rumoroso dell'affine. I
suoi sensi sono molto acuti, e grande l'avvedutezza che spiega in tutte
le circostanze: si allarma per la più piccola ombra di pericolo, scambia
il rischio vero con quello apparente cercando subito scampo nella fuga,
ed è sempre piuttosto difficile da sorprendere. La sua voce, che varia
con il sesso, nel grido di richiamo consiste in un soffio
caratteristico, e si arricchisce nella stagione degli amori in misura
che sembrerebbe sproporzionata in volatili come questi, generalmente
piuttosto taciturni.
Alimentazione
Per nutrirsi, i nostri uccelli cercano sostanze di una certa
delicatezza, ossia foglie, gemme, bacche, semi ed insetti; durante
l'estate colgono i lamponi, i frutti di mirtillo e le more; nell'inverno le bacche del ginepro e i semi delle eriche, delle betulle, degli ontani e dei faggi.
Oltre che di vegetali, come abbiamo accennato, si nutrono di
lumachette, vermi, larve di formica, mosche e simili, ed i piccoli in
particolare vengono nutriti quasi esclusivamente di teneri insetti. In Siberia, quando incominciano i geli, li si vede posati sulle cime dei pioppi
e intenti a scorrere col becco i rami secchi per coglierne le gemme:
anch'essi hanno bisogno di frammenti minerali per agevolare la digestione.
Riproduzione
Nelle regioni centrali d'Europa il periodo degli amori incomincia nella seconda metà di marzo e dura per tutto l'aprile fino al maggio; sui rilievi e nei paesi nordici avviene più tardi, e può durare fino al mese di luglio.il
maschio è poligamo e feconda più femmine, che depongono in solitudine
anche fino a 15 uova, che si schiudono dopo 4 settimane di fecondazione
(25/28 giorni a seconda della varietà).
I preparativi per la cova incominciano verso la metà di maggio e sono
compito esclusivo della femmina. Il nido consiste in una rudimentale
depressione scavata in luoghi protetti, e contiene da sette a dieci,
talvolta dodici uova, sparse fittamente di punti e macchie su fondo
giallo-grigio, giallo-rossiccio o grigio pallido. Benché meno zelante di
quella del gallo cedrone, la femmina cova con cura e si consacra con
tenerezza all'allevamento della prole, nei cui costumi, come anche nelle
mutazioni dell'abito, non si osservano grandi differenze rispetto alla
specie precedente. Fino al tardo autunno i piccoli restano in compagnia
della madre, e si allontanano solo dopo aver vestito l'abito degli
adulti.
Incroci con altre specie non verificato
Nei
luoghi in cui galli cedroni e fagiani di monte abitano vicino, ed i
maschi della prima specie hanno subito una notevole diminuzione, le
femmine del gallo cedrone si accoppiano spesso con gli affini dando
origine a un ibrido comunemente conosciuto come tetraone mezzano.
Diffusione in Italia
Il gallo forcello, nel territorio italiano, si trova esclusivamente
nell'arco alpino, ove esistono popolazioni stanziali. Inoltre, sempre in
Italia, nelle Alpi Liguri
si trova la popolazione stabile più a Sud. La legge venatoria italiana
tutela la specie prevedendo un prelievo molto contigentato sia nei
periodi temporali (dal 1 ottobre al 30 novembre), sia nel numero
(massimo 2 per cacciatore ogni anno) e anche nel genere (è ammessa la
caccia solo al genere maschile).
Note
- Gill F. and Donsker D. (eds), Family Phasianidae in «IOC World Bird Names (ver 3.4)», International Ornithologists’ Union, 2013. URL consultato il 17 luglio 2012.
- Piemonte Parchi aprile 2012, pag.19
- Legge 157/92
Bibliografia
- BirdLife International 2012. Lyrurus tetrix. In: IUCN 2013. IUCN Red List of Threatened Species. Versione 2013.1
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