
La Civetta capogrosso (Aegolius funereus ), è un uccello rapace notturno della famiglia degli Strigidi.
Descrizione
È un rapace notturno di piccole dimensioni con grande testa squadrata
priva di ciuffi di penne; occhi gialli. Forme tozze e compatte con ali
arrotondate che raggiungono l'apice della coda nell'animale posato; il
capo, grande e squadrato, presenta un netto disco facciale che circonda
gli occhi gialli, bordato da un anello di penne brune con fitte macchie
bianche a goccia. Il colorito delle parti inferiori è biancastro con
sfumature bruno grigie; le parti superiori sono bruno scure con macchie
bianche, più estese sulle spalle.
Il giovane, inconfondibile, è bruno scuro con zone bianco crema fra il becco e gli occhi.
La Civetta capogrosso presenta un'evidente asimmetria delle ossa del
cranio che determina una differente posizione delle aperture dei due
meati uditivi: tale curioso particolare anatomico accentua l'efficacia
dell'udito, consentendo una precisa localizzazione delle fonti sonore ed
agevolando la cattura delle prede anche in assenza quasi totale di
luce.
Distribuzione e habitat
La Civetta capogrosso si può osservare in quasi tutta l'Eurasia e in America del Nord; in Italia nidifica sulle Alpi, in habitat boschivi. È una specie tipica della taiga. Caccia soprattutto nei settori di foresta con copertura arborea rada e in prossimità di chiarìe e pascoli.
Biologia
La civetta capogrosso è assai confidente, non teme l'uomo. L'adulto
si affaccia al foro d'ingresso del nido se viene lievemente grattata la
corteccia alla base del tronco; tale comportamento è probabilmente volto
a prevenire gli attacchi di predatori arboricoli ed in particolare
della Martora.
Voce

Alimentazione
Cattura soprattutto piccoli mammiferi (topi, arvicole, toporagni, gliridi) e uccelli sino alle dimensioni del merlo.
Come gli altri rapaci notturni ingoia le prede intere o solo
sommariamente dilaniate, rigurgitando in seguito le parti non digerite
sotto forma di borre oblunghe. Caccia solitamente nelle ore notturne;
specie in inverno e primavera è talvolta possibile scorgerla in attività
in pieno giorno.
Riproduzione
Si riproduce in cavità di alberi, quasi sempre rappresentate dai nidi scavati all'interno di grandi tronchi dal Picchio nero;
la recente espansione di quest'ultima specie, pare abbia favorito la
Civetta capogrosso in buona parte del suo areale centro-europeo.
La femmina depone 4-6 uova che cova 26-29 giorni. I piccoli lasciano il
nido a un mese di vita e prima di essere in grado di alimentarsi
autonomamente; come per gli altri rapaci notturni, è quindi possibile
trovare al suolo o su arbusti giovani inetti al volo solo apparentemente
abbandonati: durante la notte vengono infatti regolarmente nutriti dai
genitori che li localizzano grazie ai loro insistenti richiami.
Sistematica
La Civetta capogrosso ha 7 sottospecie:
- Aegolius funereus funereus (Linnaeus, 1758)
- Aegolius funereus caucasicus (Buturlin, 1907)
- Aegolius funereus magnus (Buturlin, 1907)
- Aegolius funereus pallens (Schalow, 1908)
- Aegolius funereus beickianus Stresemann, 1928
- Aegolius funereus richardsoni (Bonaparte, 1838)
- Aegolius funereus sibiricus (Buturlin, 1910)
Note
- BirdLife International 2009. Aegolius funereus. In: IUCN 2013. IUCN Red List of Threatened Species. Versione 2013.1
- Gill F. and Donsker D. (eds), Family Strigidae in «IOC World Bird Names (ver 3.4)», International Ornithologists’ Union, 2013. URL consultato il 12 luglio 2012.
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